speciale impianti elettrici

Norma CEI 64-8

Norma CEI 64-8 - classificazione a tre livelli degli impianti domestici.

23/05/2011

E’ stata pubblicata all’inizio di marzo 2011 la Variante V3 della Norma Italiana CEI 64-8 ”Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua” ed entrata in vigore il 1° settembre 2011. Dodici pagine che faranno entrare gli impianti elettrici da realizzare nelle case degli italiani in una “nuova era”.

 

Il fascicolo contiene l’Allegato A (normativo) “Ambienti residenziali – Prestazioni dell’impianto” e alcune modifiche alla Norma CEI 64-8.

 

Forniamo qui di seguito alcune indicazioni e riflessioni intese a dare una visione generale della norma, ma per averne completa conoscenza, essa dovrà essere consultata nella sua interezza.

 

A.1  Campo di applicazione.

La V3 integra le prescrizioni di sicurezza della norma 64-8, e fornisce prescrizioni “addizionali” ai fini delle prestazioni. Si applica agli impianti elettrici delle unità immobiliari situate in condomini o in villette mono o plurifamiliari.

 

A.2  Dimensionamento dell’impianto

In questo paragrafo avviene ciò che può essere considerata una “rivoluzione culturale”. Infatti la norma recita:


”…Premesso che il dimensionamento dell’impianto elettrico è oggetto di accordo fra il progettista, l’installatore dell’impianto ed il committente, in funzione delle esigenze impiantistiche di quest’ultimo e del livello qualitativo dell’unità immobiliare, si forniscono i criteri minimi e le dotazioni minime con riferimento a tre livelli di prestazione e di fruibilità:…”


Appare evidente che il committente deve essere coinvolto e stipulare un accordo (contratto) con i professionisti per ottenere un impianto elettrico che non solo sia sicuro, ma anche soddisfi le sue esigenze prestazionali e che esso sia fruibile secondo le sue aspettative.

Inoltre, i professionisti dovranno, durante le trattative, presentare al committente la Tabella A, dove sono descritte le dotazioni minime per i tre livelli, affinché egli possa compiere una scelta ragionata e consapevole della consistenza dell’impianto che gli sarà consegnato.

 

Il livello 3, oltre alle dotazioni previste, considera l’esecuzione dell’impianto con integrazione domotica e, per essere considerato domotico, deve gestire come minimo 4 delle seguenti funzioni:

1.anti intrusione,

2.controllo carichi,

3.gestione comando luci,

4.gestione temperatura (se non è prevista  una gestione separata ),

5.gestione scenari (tapparelle, ecc,)

6.controllo remoto,

7.sistema diffusione sonora,

8.rilevazione incendio (UNI 9795) se non è prevista gestione separata,

9.sistema antiallagamento e/o rilevazione gas.

A questo punto appare consequenziale che la Dichiarazione di Conformità alla Norma 64-8 rilasciata dall’installatore al proprietario dell’unità immobiliare dovrà segnalare anche il livello prestazionale e di fruibilità dell’impianto.

Evidentemente il valore commerciale dell’unità immobiliare aumenterà all’aumentare del livello prestazionale dichiarato.

Un bel passo avanti in difesa dei professionisti coscienziosi e competenti e dell’utente che potrà intervenire per ottenere un “prodotto” che lo soddisfi.

 

A.3 Generalità

Per tenere conto della potenza contrattuale impegnata si obbliga che la sezione del montante non sia inferiore a 6mm2.

In generale deve essere garantita la selettività totale fra interruttori differenziali.

 

A.4 Quadro di unità abitativa

Si danno indicazioni precise circa la sua ubicazione si ripete la necessità di ottenere selettività fra differenziali , si riconosce come necessaria la continuità di servizio tramite la divisione dei circuiti, etc.

È stabilito che per tenere conto degli eventuali ampliamenti il quadro sia abbondante (+15% dei moduli installati)

È riconosciuta l’utilità degli SPD e quindi si richiede per la loro efficiente installazione, che il quadro principale sia raggiunto dal conduttore di protezione direttamente collegato all’impianto di terra dell’edificio.

 

A.5 Dotazioni fondamentali nei locali ad uso abitativo

Quest’articolo da prescrizioni, per esempio, circa la necessità di affiancare alle prese del telefono le prese di energia per dare la possibilità all’utente domestico di usare il  telefono cordless, e ancora per evitare di lasciare apparecchi di illuminazione accesi non direttamente visibili è richiesto che vengano utilizzati interruttori con spie di segnalazione, ecc.

 

Per finire la Norma 64-8 ha dovuto subire alcune modifiche a seguito della Variante, le modifiche sono elencate alle pagine 9 e 10 della V3.

 

Per gentile concessione del CEI pubblichiamo in allegato un estratto della Tabella A per darvi contezza della consistenza delle apparecchiature da installare per ottenere impianti elettrici che potranno essere classificati di Livello 1 (il minimo), di Livello 2, oppure di Livello 3.

 

Per maggiori informazioni

Relazioni Esterne CEI

relazioniesterne@ceiweb.it


Estratto tabella CEI 64-8

Impianti elettrici a livelli

Campagna "Impianti a livelli" si apre al mondo dei social network

In occasione dell'entrata in vigore della nuova norma CEI 64-8 Impianti elettrici ANIE/CSI ha promosso la campagna di comunicazione "impianti a livelli" per dare evidenza della portata innovativa della nuova normativa, che rappresenta il principale riferimento normativo per tutti coloro che operano sugli impianti elettrici di bassa tensione sia a livello industriale sia in ambito residenziale.

L'azione di ANIE in rappresentanza dei principali operatori del settore tra cui VIMAR ha la duplice finalità di valorizzare gli aspetti innovativi correlati alla "norma impianti" e di accellerare le tempistiche di attuazione pratica della normativa, informando correttamente il proffessionista della filiera elettrica e l'utente finale, focalizzando l'attenzione sui concetti di qualità, tecnologia, sicurezza, risparmio energetico e comfort.

 

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LIVELLO 1 BASE

per chi sceglie l’essenziale

È il livello ideato a misura di chi fa dell’impianto elettrico un uso essenziale, senza per questo rinunciare a sicurezza ed efficienza. Installare in casa un impianto di Livello 1 vuol dire preservare in maniera sostanziale l’abitazione dal rischio di incidenti domestici dovuti al malfunzionamento dell’impianto elettrico, ma significa anche garantire un’erogazione di energia costante e quindi un’ottimizzazione del ciclo di vita

 
















LIVELLO 2 STANDARD

per chi sceglie più protezione

Sistema di controllo carichi, per ridurre gli sprechi energetici e ottimizzare l’uso dell’energia elettrica. Videocitofoni e sistemi anti-intrusione, per preservare la casa da minacce esterne. Sono dotazioni obbligatorie in un

impianto di Livello 2 che, oltre ad aumentare i numeri di punti prese, punti luce e interruttori differenziali, permette alla casa di essere più attenta ai consumi e ancora più sifrequentiL

















LIVELLO 3 DOMOTICO

per chi sceglie una casa efficiente e confortevole

Gli impianti di Livello 3 sono pensati per chi considera la tecnologia una componente importante per ottimizzare la vita domestica. L’ impianto elettrico si trasforma in un vero e proprio sistema domotico con l’inserimento di almeno 4 funzioni domotiche, ad esempio: anti-intrusione, controllo carichi, gestione comando luci, temperatura, scenari, controllo remoto, sistema diffusione sonora, rilevazione incendio, sistema anti-allagamento, rivelazione gas.















 

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